Nightwish

Aspettando Yesterwynde: cos’è l’Antikythera Mechanism e a cosa serviva

I Nightwish hanno recentemente annunciato l’uscita del loro decimo album “Yesterwynde”, che
vedrà la luce il 20 settembre di quest’anno. Insieme alla data d’uscita e all’artwork della
copertina, i colossi del Symphonic Metal hanno rivelato anche la tracklist della loro ultima fatica,
che si è rivelata ricca di titoli particolari e che destano facilmente curiosità e attenzione. Uno di
questi (precisamente la traccia numero 3) porta il nome di “The Antikythera Mechanism”, che
si riferisce ad congegno risalente all’antica Grecia definito da molti storici e scienziati come il
primo vero computer della storia dell’umanità. Ma di cosa si tratta esattamente? E quali funzioni
aveva?

Sostanzialmente si tratta di un congegno meccanico che vide la luce tra il 180 a.c e il 100 a.c, e
che aveva lo scopo di calcolare le fasi lunari, il sorgere del sole, i movimenti dei pianeti,
gli equinozi, i mesi, i giorni della settimana, le eclissi e secondo alcuni studi perfino le
date dei giochi olimpici
. Il nome “Antikythera Mechanism” deriva dal fatto che questa
macchina fu rinvenuta nel fondale marino dell’omonima isola, in un relitto risalente al 1 secolo
a.c.
Ciò che sorprende di questo strumento è la sua incredibile complessità, specialmente
rapportata al periodo storico in cui è collocato
. Al suo interno sono infatti presenti circa una
ventina di ingranaggi e un differenziale
, e ciò permetteva al congegno di avere grandi
capacità di rotazione, e quindi di calcolo. Doveroso aggiungere, inoltre, che fino al periodo in cui
vennero realizzati i primi calendari meccanici (attorno al 1050) questa invenzione non aveva
eguali in termini di funzioni e scopo
.

Una ricostruzione del congegno, oltre che il frammento principale della macchina rinvenuta nel
900’, sono attualmente conservate nel museo archeologico nazionale di Atene. Una versione
fittizia dell’oggetto è stata realizzata in occasione del film Indiana Jones e il quadrante del destino,
che ha visto la luce lo scorso anno.
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi come è nata l’idea di costruire una track attorno a
questa reliquia della storia umana, e la risposta ci viene data proprio da Tuomas, che nel corso
della recente intervista rilasciata a Kerrang ha rivelato: “Sono impazzito quando ho letto di questa
macchina su una rivista scientifica, ho pensato che il mondo avrebbe dovuto conoscerla. Ebbene,
ora tutti lo conoscono per via del film di Indiana Jones che parla anche di questo particolare
meccanismo, ma si, doveva essere trasformato in una canzone”
.

Francesco Lionetti

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