Nightwishers intervista Marko
In occasione della pubblicazione del suo album, Pyre of the Black Heart, il prossimo 24 Gennaio, abbiamo avuto la possibilità di fare una chiacchierata telefonica con il nostro Marko. Grazie a NeeCee per aver reso possibile questa intervista.
Intervista a cura di Nightwishers e tradotta da Mattia
English Version Below
Ciao Marko, sono Lenny da Nightwishers Italy, il fan club ufficiale italiano. Immagino tu ci conosca piuttosto bene!
Be’, certo!
Oggi non parleremo dei Nightwish, perché il tuo album sta per uscire, perciò abbiamo raccolto alcune domande che i fan italiani hanno per te…
Figo!
Inizio a dirti che i fan sono davvero emozionati circa l’uscita perché finalmente possono ascoltare il tuo lavoro in una lingua che possono capire! (Ride)
(Marko ride)
L’hanno amato in finnico, ma sono abbastanza sicura che lo ameranno ancora di più in inglese!
Be’, ha molto più senso! Voglio dire, ho scritto questa roba, quindi so che ha più senso!
Ma innanzitutto complimenti, perché l’album è pazzesco! L’ho amato in finnico e ho avuto modo di ascoltare il promo in inglese…
Oh, grazie!
Penso che in inglese sia anche meglio, forse perché è più diretto per le mie orecchie, ma mi sembra perfetto.
Sì, c’è questa cosa strana… Lo sapevamo già, ma l’abbiamo capito mentre registravamo l’album in due lingue… L’inglese è più delicato e più uniforme, inoltre spesso è più forte da cantare e si adatta meglio al sound della band, risulta più efficace con meno impegno. Il finnico è più difficile.
Sì, è una lingua complicata!
Strano, ma vero, il finnico è meno uniforme, quindi generalmente viene mixato più forte, mentre la strumentazione viene mixata più bassa.
Be’, in realtà questa è parte della mia prima domanda. Sono molto interessata alle lingue, ho una laurea in lingue straniere, ma non parlo finnico. Penso tu abbia già risposto molte volte a questa domanda, ma perché un album in due lingue? Ma soprattutto sono più interessata alla traduzione; è stato difficile tradurre i tuoi pensieri nella tua lingua nativa in inglese? E magari viceversa? Voglio dire, non è solo tradurre, è tradurre per una musica che hai già composto.
Mhm, sì, in un certo senso è complicato, ma avevo un ordine logico nella mia testa, avevo quella visione e ho potuto prendermi delle libertà mentre componevo le canzoni in una lingua o nell’altra. Penso comunque che sia una buona cosa. In realtà mentre traducevo, alcune parti sono risultate essere migliori da cantare piuttosto che altre parti nell’altra lingua, ma è un discorso ambivalente, perché avevo e il 50% di canzoni scritte in inglese e le altre in finnico e le ho tradotte a turno. Questo perché dovevo prendere una decisione. Avevo queste canzoni con le parole scritte in entrambe le lingue, quindi che album volevo rilasciare? Lo faccio in una lingua o nell’altra? Poi ho pensato “Al diavolo, ne faccio due!” perché mi solletica quest’idea di avere questa lingua internazionale con cui parlare e fare rock n roll, poi il finnico… siamo una nazione di 6 milioni di persone, la nostra lingua è praticamente tribale! Ho pensato fosse un bel modo di fare e cose.
Sempre parlando dell’album in doppia lingua, i primi concerti che hai fatto in Finlandia erano ovviamente in finnico…
Sì, ed ecco perché abbiamo rilasciato prima la versione finlandese! Avevamo già prenotato alcuni festival durante l’estate e dovevamo avere qualcosa fuori, il tempo stava per scadere quindi abbiamo dovuto finire l’album finnico per primo e poi potevamo dedicarci alle vocals inglesi dopo l’estate. Avevamo bisogno di materiale per i festival.
Ora però ti imbarcherai in un tour europeo e avrai il tuo album in inglese. Sceglierai le canzoni da entrambi gli album? E se sì, ci sono canzoni più facili in una lingua rispetto all’altra?
Non saprei perché inizieremo le prove settimana prossima., quindi faremo tutta la roba inglese per un po’ di volte, come abbiamo fatto con le canzoni in finnico. Quindi se vorremo fare roba curiosa, allora il finnico funzionerà, ma rimandiamo tutto a settimana prossima quando prenderemo tutte le decisioni in merito.
Sfortunatamente non le sentiremo perché non ci sono date in Italia… magari la prossima volta.
Sì, purtroppo so che non ci sono concerti in Italia. È un piccolo tour, tipo due settimane o giù di lì e poi si ritorna a casa. È la prima volta con il nuovo album e la nuova band. Mi sarebbe piaciuto venire in Italia, in realtà vorrei fare concerti ovunque. Quando c’è un bel pubblico è bello anche stare sul palco, è la mia filosofia.
Sei più che benvenuto in Italia, ovviamente.
Spero di venirci!
Una delle prime cose che i fan italiani hanno detto quando hanno saputo del tuo album solista è stata: “FINALMENTE!”
(Marco ride)
Tu hai una lunga carriera, con i Nightwish e con i Tarot, quindi perché quest’album arriva adesso, perfino dopo la tua biografia, c’è una ragione specifica dietro? Come una pietra miliare della tua vita o solamente per l’anno di hiatus dei Nightwish?
Be’, l’anno sabbatico con i Nightwish ha sicuramente influito. In più avevo un sacco di musica, ho iniziato a lavorarci su e ho chiesto a Tuomas (il chitarrista della band, non Holopainen, NdR) di dare un’occhiata alle strutture e agli arrangiamenti. È stata una collaborazione fruttifera. Comunque, il tempo trascorso insieme è stato divertente e riflettendo su tutto il lavoro svolto abbiamo capito che questo progetto stava crescendo fino ad evolversi in una band, i ragazzi ci credevano e Tuomas si è addirittura offerto di registrarlo quasi tutto e di produrlo. Stava anche lavorando su molti arrangiamenti, quartetti d’archi… Insomma, l’atmosfera che si era creato ha reso tutto così spontaneo senza i vincoli di una band.
Questo ci porta alla prossima domanda, perché volevo chiederti com’è stato comporre senza una grande band come i Nightwish, ma ci hai spiegato che alla fine è stato un lavoro con una band, ma magari qui sei il compositore principale, il progetto porta il tuo nome. Hai sentito qualche differenza?
Ma certo, voglio dire, avevo tutti i ritornelli principali, le strutture, le idee per le strumentazioni, qualunque cosa, ma decisamente l’album sarebbe stato molto diverso senza l’impulso creativo della band. Come ho detto, tutto si è concretizzato grazie alla bellissima atmosfera che si è creata con la band. Avremmo potuto anche scegliere un nome da band… (Marko ride)
Sempre parlando di impulsi creativi, so che, correggimi se sbaglio, ti occupi anche di ingegneria e produzione musicale. Hai incluso delle scelte personali circa le registrazioni, il mixaggio e la produzione?
Ehm… non tutto insieme. Abbiamo utilizzato il mio equipaggiamento, specialmente all’inizio durante le registrazioni dei demo, poi però ci siamo spostati a Helsinki, dove Tuomas è co-proprietario di un piccolo studio di registrazione e lì abbiamo registrato le percussioni, i sintetizzatori, le tastiere e le vocals. È stato poi facile per la versione inglese, siamo rimasti a Helsinki e lì Tuomas ha mixato tutto.
Quindi ancora una volta è stato un lavoro di gruppo.
Sì, è stato quasi più un assemblaggio più che una registrazione. Alcune parti sono state fatte alla Sonic Pumps a Helsinki e gli archi ai Finnvox Studio e quando sentivamo che l’album necessitava dei perfezionamenti ci organizzavamo al momento.
Parliamo dell’album fisico e del vinile. Amo tantissimo la cover, penso che rappresenti davvero l’idea. Voglio dire, è un cuore che brucia!
Ok! (Ride)
Ma proprio per l’intero mood dell’album, l’atmosfera… mi chiedo come sia nata l’idea della cover, l’avevi già in mente, è stata una proposta dell’artista…
Avevo l’idea di oscurità e volevo anche qualcosa di ardente come i momenti della vita che vanno e vengono… e poi il titolo, ma avevo anche l’idea di un cuore brillante. Nero! Che brucia in una mano, mentre cerca di spremere la polvere o la luce o qualcosa… E anche il paesaggio marino dietro, l’ho fatto aggiungere. Ho dato l’idea a questo artista tedesco e se n’è uscito con questo. Avevo già visto i suoi lavori, aveva fatto un poster per un tour dei Nightwish e mi è piaciuto lo stile old school, topo una matita che disegna. Come un segno di un mondo antico.
Riguardo la cover, non quella dell’album ma del singolo, c’è il tuo nome ovviamente, ma è leggermente diverso. Hai usato Marko invece che Marco come il nome italiano, il nome che utilizzi durante la tua carriera con i Nightwish. Se non ricordo male, nella tua biografia hai deciso di utilizzare Marco già dai tempi con i Tarot perché insieme a tuo fratello pensavate che potesse dare una ventata di internazionalità…
Esatto.
Perché hai deciso di tornare al tuo nome con la K? Della serie “Questo è il mio album, sono Marko Hietala, punto. Non Marco dei Nightwish”?
Sì, è proprio così, ma non solo per questo. Ho pensato che essere un ragazzo di 20 anni che firma il suo primo contratto discografico, utilizzare il nome con la C fosse figo e internazionale, certo. Marco è sì un nome italiano ma anche americano. Però a questo punto dopo tanti anni pensavo fosse strano e avere qualcosa di mio che non fosse totalmente reale. Voglio dire, nel momento in cui l’album stava iniziando a concretizzarsi, ho pensato fosse il momento di cambiare e iniziare ad usare Marko ovunque da quel momento. Probabilmente sarò Marko anche nel prossimo album dei Nightwish.
Riguardo al tuo nome, il tuo logo non è proprio un logo, sembra più la tua firma. Mi dà l’idea di nuovo di qualcosa più personale. In italiano diciamo “mettere la firma su qualcosa” quando sei davvero fiero di qualcosa che hai fatto. È così o che ne so, eri pigro e non hai pensato ad un logo specifico? Tipo “ci scarabocchio il nome e via”?
Sì è stipo un modo di personalizzarlo, era questa l’idea. Ma sai, alla fine sono molto di parte per quest’album, non riesco a dargli un giudizio. Ho bisogno che siano le persone a giudicare se ci sia un motivo per cui esserne fiero.
Be’, mi ha dato l’idea di qualcosa di intimo, piuttosto che un logo freddo.
Intimo e un tocco personale’ sì!
Per quanto riguarda la promozione di quest’album, sei sbarcato sui social per la prima volta. Qual è il tuo rapporto? È successo qualcosa di strano da quando hai aperto i tuoi account? Voglio dire… I fan dei Nightwish a volte sanno essere… bizzarri?
Be’, is social media sono i social media, alla fine. Cerco di mantenere le cose focalizzate sull’essenziale. Tipo non voglio annunciare certe cose. C’è sempre troppa informazione su Internet e ci distrae dalle cose belle. È bello che le cose siano a portata di mano, però…
Parole sagge.
Non metto necessariamente le cose lì, normalmente sono io che le scrivo ma è altra gente che le carica.
Ora, ho altre due domande, ma generalmente ci piace terminare le interviste con delle domande simpatiche, per salutarci con un risata (speriamo).
Prima: l’altro giorno stavo leggendo che Ozzy Osbourne rilascerà una canzone con Elton John. Perciò abbiamo il Principe dell’Oscurità e il Principe del Pop. Io ero davvero interessata a questa collaborazione perché amo il mix di stili, ma sfortunatamente sui media molti commenti sono negativi, tipo che Ozzy è un venduto e non deve mischiare l’heavy metal col pop.
Ride
Penso che questi commenti siano un po’ una stronzata.
Sì, anch’io! I fan del metal hanno molto spesso la tendenza ad trasformarsi in puristi. Te la metto così. Se la butti in termini religiosi, i puristi sono le persone più orrende lì fuori. Ricorda, tu hai una luce. Puoi amarla, ma non lasciare che ti acciechi. Io penso che sia grandioso. Elton John era un bravissimo cantante con un range quasi tipo Freddie Mercury. Ricordo però che Elton disse di avere perso molto del suo range in seguito alla rimozione di un polipo, ma era cazzuto come cantante.
La mia domanda è, visto che ora so che anche tu consideri questi commenti una stronzata, se tu dovessi scegliere un cantante pop con cui rilasciare una canzone, chi sceglieresti? Poi ti dico chi avrei scelto da fan…
Cantante pop? Interessante… fammi pensare.
Uhm… Adam Lambert è ovvio perché ha lavorato con i Queen, ma è troppo bravo, non avrei modo di splendere!
Niente donne perché sono stanco di essere di fianco a donne! (Ride) Assolutamente niente donne!!
Ho bisogno di un uomo!
La mia scelta magari non ti convincerà perché avevo scelto Florence and the Machine. Penso che la sua voce sarebbe perfetta con la tua.
Oooh sì! Una bella scelta! Hai ragione! Poi ne avrei un altro, Ed Sheeran. Potremmo fare un duetto acustico.
Io amo Ed Sheeran! Tutti i miei amici si lamentano del fatto che mi piacciano Ed Sheeran e i Nightwish.
Bah, stronzate!
Ultima domanda, a grande richiesta. Io non la farei, ma i fan sarebbero molto delusi… Ti è mai rimasto impigliato qualcosa nella barba?
Be’, sai, le minacce costanti sono il gelato e i pancake… marmellata, panna montata e qualsiasi cosa non sia più o meno solida .. ma niente niente sarebbe una bugia, basta solo stare attenti, mi è capitato tante volte!
Ti lascio con l’ultima richiesta di fare un saluto al nostro fanclub che quest’anno celebrerà i suoi 10 anni di attività!
Figo! Riguardo ai fanclub, queste persone sono fan da anni, vengono agli spettacoli, ci supportano e ci danno tanta energia! Sono più che felice di tornare in Italia, di energia ce n’è sempre tanta! È grandioso che il vostro fanclub sia così fedele! Grazie mille! Non vedo l’ora di rivedervi nel 2020!
Grazie per il tuo tempo!
Grazie a te! Come ho detto, mi sarebbe piaciuto venire in Italia col tour ma non dipende da me! Magari la prossima volta!
English version
Hi Marko, I am Lenny from Nightwishers Italy, the official Italian fanclub. I guess you know us quite well!
Well, yes!!
Today we are not going to talk about Nightwish, because your album is coming up, so we gathered some questions the Italian fans have for you…
Cool!
I can already tell you that the fans are really really excited about the release because they can finally hear your work in a language they can understand! (laughs)
Marko laughs
They loved it in finnish but I am quite sure they will love it even more in English!
Well it makes more sense!! I mean, I wrote this stuff so I know that it makes more sense!
But then of course, congratulations because the album itself it’s wicked! I loved it finnish, and I could hear the promo in English…
Oh thank you!!!
I think in English is even better, maybe because it is more straight-forward to my ears, but it sounds just perfect to me.
Yes there is this strange thing, we knew from before but we found it out know doing the album in two languages… English is more softer, and more even and therefore also usually even more strong to sing and the it also sounds better with the band’s sound, it comes more forward with less work. Finnish is harder
Yes, It’s a complicated language!
It’s weird but true, finnish is more uneven, so it generally has to be mixed louder while the band has to be mixed softer!
Well this was actually part of my first question, I am myself interested in languages, I have a bachelor’s in foreign languages, but I don’t speak finnish. I guess you already answered to this question several times, I suppose, why a double language album? But more than that, I am more interested in the translation itself, was it difficult to translate your thoughts in your native language into English? And maybe viceversa? I mean, it’s not just translating, it’s translating for music you already composed
Ehm, yes, in a way it is complicated but I had a kind of A to B in the storyline, I had that vision and I could take freedom with certain things while I was putting up songs in one language or another…. I still think it is a good thing. Actually, whilst translating some parts turned up better to be sung rather than the same parts in the other language… But this goes for both ways, because I had 50% of songs written in English and the other part in finnish and I have been translating viceversa… This happened because I made a decision, I had those songs, with lyrics written in both languages, so what kind of album would I want to release? Would I just translate one to another? Then I thought, what the hell! I will do both!! Because it tickles my funny bones so to speak, to have this international language rock and roll. Then, finnish…we are a 6 million people nation so our language is almost tribal. I thought it was a nice way of doing things.
So still about this ‘bilingual’ album, the first live shows you had in Finland were of course all in finnish…
Yes and this is the reason why we had the finnish album first! Because we already booked festivals during the summer and we had to have some stuff out, we were running out of time so we had to finish the finnish album first, and then we could finish the rest of the English album’s vocals, after summer. We needed some materials for the festivals.
But now you are going to have a European tour and you also will have the English album, so will you pick and choose songs from the two languages, if so are there any songs that are easier in a certain language?
I don’t know because we are going to start the rehearsals next week actually, so we are going to do the whole English stuff over and over for quite a few times, and we have already rehearsed the finnish songs many times. So if want to do curiosity stuff, then finnish would work but we will next week, which decisions we will make.
Unfortunately we won’t hear it because there not dates in Italy, maybe next time.
Yes, I know unfortunately we have no shows in Italy, it is a short tour, like a couple of weeks or so and then back home, it is the first time out with the new album and the new band. So let’s keep in easy, but I’d love to come to Italy. I’d literally would do show to anyone everywhere, where there’s a good crowd there is a good vibe, that’s my kick.
You are more than welcome in Italy, of course,
I’d wish to come!
One first things that the Italian fans said when the news about your solo album was release, was ‘’FINALLY!!’’
Marko laughs.
We thought you had a long career, with NW and Tarot, and so why this album comes after many years of career, even after a biography, is there a specific reason behind? Like a life water-shed event or maybe just the NW gap year?
Well the sabbatical year of NW was something that of course I took into account. And there is also, well, I had a quantum of musical stuff, I started working on it and then I asked Tuomas (the guitar player, not Holopainen) to come over and check out structures and arrangements. Which became a very fruitful cooperation, so to speak. Anyway, the time was good time and I also had them willing to work together on an album, the amount of materials we had, or that I had, to start with (or at least to make and album with), was enough, so we had some things left over. I don’t know. Somehow this solo project, became such a thing that could grow a band out of it, the guys are so into that, for instance Tuomas he got so into it that he ended up recording most of the album itself, and even producing it. He was also working on many arranging stuff, for instance, strings quartets and this kind of things. The guys got engaged in such a personal way that it was really great to work with, they brought really good ideas, with matching enthusiasm and greats sounds ideas, without being bound by any kind of restrictions….
This actually leads us to the next questions, because I wanted to ask you how was it to compose without a big band like NW, but you explained it already, you worked with your band as a band, but you are maybe here the main composer, the project bears your name. Did you feel a certain difference?
Indeed, I mean have all the main choruses, and structures, instruments idea, whatever, but definitely the album would be different without the imput of the band. I don’t know, if we continue, as I said, and the project kind of start to grow, since we have really good time together, also with the drummer, we could even come up with a band name
Marko laughs.
Still about creative imputs, I know and correct me if I am wrong, you worked and are interested in the music engineering field, did you have any personal choice about recording, mastering and so?
Ehm not all together, we used my equipment, especially in the beginning when we were recording the demo stuff. And of course I was recording some of my own vocals, but then more and more we moved to Helsinki, were Tuomas is the co-owner of a small recording studio, and he did a lot of percussion stuff there, also keys and synthetizers- I ended up doing the vocals there too, at least for the English album it was also easier for me to stay on the Helsinki side, taking a few days there at the studio. And of course it was Tuomas who mixed the whole album there.
So again a band cooperation.
Yes it was somehow assembled rather than recording some parts were done at Sonic Pumps in Helsinki, and the strings at Finnvoz studio, yeah and the when the album needed some finishing, we acted on the stroll of the moment.
Let’s talk the physical album, the vinyl and I really like the cover, I really think it delivers the idea
ok cool!
Not just the title, I mean it’s a burning heart
Laughs.
But the whole mood of the album, the atmosphere, I wonder how the cover art was born then, did you have your idea in mind, was it a proposal of the artist…
Yeah I did, I had some darkness as an idea, and I wanted it be also burning, like parts of life itself, that come and go… Therefore the title, but I also had this idea of gleaning and glowing heart. Black! Burning in a hand, trying to squeeze dust or light or something….
Also the seascape behind, I had it added. I gave the ideas to this german artist, and he came up with that. I had already seen his work, he had done one tour poster for Nightwish, and I liked the old school style, like pencil drawn lines and so. Like a sign of the older world.
About the cover, not the album but maybe the single, there is your name on it, of course, I mean the name is slightly different from what we are used to, you used Marko with the K, and not with the C, like the Italian name, for your NW career.
if I remember correctly from your biography Stainless, you chose to use the C back in the Tarot days, you and your brother wanted to have a more cool and international name….
Correct.
Why the you chose to use your name with the K? like ‘this is my album, I am Marko Hietala, full stop, not Marco from Nightwish’?
Yes, there is that, but not only the line is drawn there. I just found that being the guy in the 20s signing his first album deal, that put the C letter, was cool and international, yes. Marco is an Italian name but also US maybe. But at this point, at this day, after decades I find it a bit strange to have something on me that is not totally real- I mean as the solo album was starting to become concrete, I though that maybe it was time to switch and use Marko anywhere from now on. I will probably be with the K on the next NW album too.
About the name again you have a logo which is not really a logo, it looks like your signature. It gives me idea again of something more personal, in Italian we say ‘’to put your sign on something’’ when you do something you are really proud of something you done and I think it really gives this idea, that you signed it instead of using a graphic logo. Is it so or you were just, I don’t know lazy and didn’t come up with a brand and band logo? Like, ‘’I am just going to scribble my name on it’’
Yes it was a way to personalise it, that was the idea. But you know at the end I don’t know I am very biased about this album. I am not capable of judging it, I need people to judge it if there’s a reason to be proud of.
Well it gave this idea of intimate, rather than a colder logo.
Intimacy and personal touch, yes!
About the promotion of this album, we got you on social medias for the first time. What’s your relationship with social media? Did something strange happened since you opened your accounts? I mean NW fans sometime can be quite..peculiar?
Well social media is social media, anyway. I just try to keep things very focused on the essentials. Like I don’t want to announce certain things. There is always too much information going around on the internet and it distracts us from nice things, it’s nice that things are at a reach of an hand but…
So far so good.
I am not necessarily putting things there, I write it but I have other people uploading.
Now I have two questions but we generally end our interview with funny questions, to leave you with a laughter (hopefully)
First funny: the other day I was reading that Ozzy Osbourn is going to release a song with Elton John. So we have the prince of Darkness and the prince of pop, I was actually really interested in this featuring because I love the mix of styles but unfortunately on media many comments were negative, like Ozzy is a sellout and he should mix heavy metal with pop
Laughs.
I think it is quite a bullshit
Yeah me too!! Metal people have a tendency sometimes to turn into purist! I will put it like this, if you put it into religious surroundings, purists are the most awful people out there. Remember, you got to have a light, you can love something but don’t let it blind you! I thought it was great, for instance Elton John used to be a hell of a vocalist, with a range almost like Freddie Mercury. But I remember Elton said he lost a lot of range when he had a polyp removal. But he used to be BADASS vocally.
My question is, now that I know that you consider this bullshit to, if you were to choose a pop singer to release a song with, who would you choose? I am then going to tell you who I’d pick, as a fan
Pop singer? Uhm….that’s cool. There are option let me think!
Are there your options?
NO, open question
Uhm, Adam Lambert is obvious then because of his work with Queen but he is too good I wouldn’t be able to shine!!
Laughs
Uhm I don’t know, but…no women!! No women, I am so tired of being besides women!!
I require a man!!
My choice then wouldn’t fit because I’d say Florence and the Machine. I think her voice could be just perfect with yours.
Ooooh yeah!! Not a bad choice at all!! Yes! You are right
then I have one more…uhm ED Sheeran!! We could do a bar duo, acustic.
I love Ed Sheeran!! All my friends complain that I love Ed and NW too, so they say it is strange
Bah! Bullshit! Laughs
Last funny question by popular demand. I wouldn’t ask but fans would be disappointed at me, so… have you ever had something stuck in your beard?
Well no, you know the constant treath is ice cream or pancakes… jelly, whipped cream and so on… anything not totally solid is an hazard, I have to be careful. More often than you could imagine.
I am going to leave you asking for a HELLO to our Italian fans, since 2020 will be an important year for Nightwishers, being our 10th year of activity!
Cool!! About fanclubs, this people have been fans for ages, they have been to shows, supporting us and giving us good vibes! I am more than happy to come back to Italy because of the very good vibes there! It is great that you fanclub people get into NW so much! Thank you! Can’t wait to see you all in 2020!
Thank you for your time!
Thank you! As I said, again I’d really love to come solo in Italy but it doesn’t depend on me! Maybe next time!!