You cannot copy content of this page

Human.:||: Nature. la recensione di Nightwishers

Review in English below

Il 28 Febbraio 2020 abbiamo preso parte a un pre-ascolto di Human :||: Nature. Di seguito potete leggere le impressioni di Lorenzo Nativi, admin di Nightwishers

Manca ormai poco più di un mese alla pubblicazione del nono album in studio dei Nightwish: Human:||:Nature, rilasciato dopo quasi esattamente 5 anni dalla fatica precedente.
A differenza che per Endless Forms Most Beautiful non vi sono stati trailer, la promozione è passata in sordina e l’unico modo per ottenere informazioni è stato aggrapparsi ai social nell’attesa che qualche giornalista, sito, membro della band condividesse indizi su cosa bolliva in pentola. Gli ascolti hanno generato pareri discordanti, diverse recensioni si affiancano creando spesso un profilo confusionario, alimentando in maniera naturale la curiosità dei fan.
Quest’anno, per la prima volta, Nightwishers Italy ha ottenuto l’opportunità di partecipare ad un preascolto dell’album, ottenendo quindi modo di darvi le nostre impressioni: un ascolto da fan per i fan, di un album che si presenta più complesso e sfaccettato del previsto.

Human e Nature non sono solo le due parole che costituiscono il titolo, ma due lavori fisicamente e stilisticamente separati che fanno parte di uno stesso progetto.

Human

Se siete da anni fan dei Nightwish e avevate curiosità di sentire qualcosa di diverso questo album sarà per voi. Da un punto di vista strumentale sono loro, senza dubbio: si sente la presenza di Tuomas dietro le tastiere e le composizioni, che è Emppu a dare sfogo alla chitarra e, devo ammetterlo, sono rimasto sorpreso da Kai; ha avuto spazio e se lo è senza dubbio meritato. Ma veniamo al focus dell’album: la voce. È già stato detto in diverse interviste che la voce umana sarebbe stata la protagonista del primo disco, e lì è raccolto il lato più sperimentale. Le lyrics hanno un ruolo importante, sono ricche e complesse, ma sono una manciata i brani il cui il focus è realmente sulla voce del cantante. Nella maggior parte dei casi la voce si presenta come un accompagnamento alla musica, senza porvisi al di sopra. L’album è inoltre ricco di backing vocals: vi sono cori, vi sono grida e vi sono vocalizzi di estrema delicatezza e una grande voglia di giocare sulla contrapposizione vocale fra i cantanti. La “human voice” è sì protagonista, ma per lo più come se fosse uno strumento aggiuntivo, parte della musica.

Nature

Veniamo ora alla seconda parte dell’album, una suite in cui un’intera orchestra si propone di portare l’ascoltatore in un viaggio alla scoperta del nostro mondo. L’obiettivo di Tuomas con questo brano era trasporre in musica delle istantanee della Terra come è oggi e come vorremmo continui ad essere in futuro, e devo ammetterlo: mi ha colpito. Il passaggio fra i due dischi è straniante, la separazione è evidente e sebbene gli otto movimenti che compongono la suite siano estremamente variegati, la visione d’insieme coerente è sempre percepibile. Se avete mai adorato le versioni orchestrali che accompagnavano alcune edizioni limitate dei dischi allora questo è un brano da cui farsi trascinare. Onestamente mi ha fatto sentire la necessità di fare i complimenti a Tuomas, poiché quello che ho sentito è un lavoro realmente impressionante.

Conclusione

Senza dubbio l’intera opera ha qualcosa di diverso e inatteso rispetto alle precedenti opere della band e non sarà di facile digestione per tutti. È un prodotto complesso, ma a mio personale parere estremamente valido: ho apprezzato il sentire qualcosa di diverso ma rimanendo rassicurato dalla percezione che sono sempre i Nightwish. Tuttavia sento di dover evidenziare il vero lato negativo: devo concordare con la maggior parte degli altri recensori riguardo alla scarsa presenza di Marko. È presente in diversi backing vocals e in un brano, che forse è il più debole dell’album: c’è, ma non ho avvertito l’imponenza vocale di cui sappiamo essere capace, e mi è onestamente dispiaciuto.
In conclusione di una cosa sono sicuro: questo album farà discutere.

Thank to Warner Sweden and Darren for the opportunity