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Intervista,  Marco

Marko: “Stavo pensando a un concerto dei Nightwish by request”

In una recente intervista a Screamer Magazine, Marko ha parlato del periodo post Human.:||:Nature e di come i piani della band siano stati (ovviamente) complicati dalla pandemia.

Non ho guardato i lyrics video, non è il mio campo, preferisco la parte più tecnica del suono. Per quanto riguarda il futuro della band, siamo fermi e lo saremo per mesi. Eravamo pronti per le prime prove per il tour, il design del palco era pronto. Facciamo le prove per testare tutti i assieme i nuovi pezzi, soprattutto per HN in cui tutte le armonie le cantiamo assieme. Ma ormai è passato del tempo e sicuramente dovremo rifarle, non ha senso fare le prove se non suoniamo poco dopo. Durante le prove scegliamo anche la scaletta per il tour, ovviamente con pezzi nuovi e pezzi vecchi. Non abbiamo uno schema preciso, ma a volte alcuni pezzi li leviamo perché ci annoiano.

Una futura setlist scelta dai fans? è una possibilità, ci stavo proprio pensando. Con i NW ci sono un sacco di pezzi suonati raramente, deduco che Tuomas non abbia voglia di mettere mano a certe cose, quindi se facciamo scegliere le persone, è probabile che delle canzoni vengano comunque depennate.

Abbiamo pensato anche a soluzioni alternative, magari suonando in un locale vuoto. Bisogna organizzare la cosa visto che viviamo in posti diversi e bisogna prenotare voli etc ma è fattibile”

Marko conclude l’intervista con un divertente aneddoto. Vi siete mai chiesti perché spesso Marko suoni scalzo? Glielo abbiamo chiesto anche noi a Mantova, quando al meet and greet ha lanciato le infradito e girava per il backstage a piedi nudi. “Ho caldo ai piedi” disse ma sul palco il motivo è differente!

Ho iniziato a suonare a piedi nudi per un divertente incidente. Durante uno show a Wacked mi si incastrò qualcosa sotto al tacco degli stivali e non avevo equilibrio. Corsi dietro le quinte e mi tolsi gli stivali, era la cosa più rapida da fare. Poi scoprì che suonare scalzo è molto meglio!

Potete leggere l’intervista completa qui