Una recensione dal Belgio
Continuano ad apparire sul web recensioni di Endless Forms Most Beautiful. Eccone una dal Belgio, per FESTIVALBLOG
Il nuovo album dei NW è stato finito un paio di mesi e fa e uscirà il 27 marzo. Sarà di sicuro una pietra miliare per la band. I NW hanno raggiunto la maturità musicale, guardando al passato, aggiungendo elementi folk. Troy è pertanto un’ottima scelta per la line-up, ottimo polistrumentista. Ma il top della formazione è Floor Jansen. Ci sono alte aspettative per questo disco. Il compositore Tuomas, Marco e Floor sono stati in giro per l’Europa per promuovere il disco. Li abbiamo incontrati ad Amsterdam.
Ma prima un po’ di background al disco: il concept si basa sull’evoluzione umana e della natura, nonché sulla teoria evoluzionistica. La brochure informativa che ci hanno consegnato reca una citazione di Carl Sagan: ‘Per tutte le piccole creature come noi, la vastità è sopportabile solo mediante l’amore’. Sagan è un astronomo e cosmologo, divulgatore scientifico, tra gli ispiratori di Tuomas per questo disco, assieme a Darwin e Richard Dawkins, voce narrante del disco. Se tutto ciò non fosse chiaro, basta guardare la copertina.
Ma come descrivere il sound? Qualcosa tra Oceanborn e Once, forse, con elementi vecchi e melodie potenti date dall’orchestra, tipiche nightwishiane. Insomma ce n’è per tutti.
La prima traccia inizia con Dawkins che parla e subito dopo la musica esplode. Floor canta dolcemente ma sia messo agli atti che non dovete aspettarvi nulla di operistico da lei. I NW hanno abbandonato del tutto questa via. Le tastiere qua sono prominenti, assieme alle chitarre con un forte solo. Chapeu!! Questa canzone potrebbe farvi pensare a Master Passion Greed, ma è chiaro che Emppu ha fatto un ottimo lavoro in questo disco e non possiamo che applaudire. La canzone diventa quindi più tranquilla, quasi magica, con tocchi folk.
La seconda traccia, Weak Fantasy, suona più heavy e ha un coro che si aggiunge alla voce di Marco.
‘Fear is a choice you embrace’ è il verso che ripete il coro. Il primo singolo élan è un pezzo folkeggiante, tranquillo ma felice: Troy è perfetto e Floor zuccherina. La calma finisce qua, con YIAEH, con un intro di chitarra deciso (alla Dead Garden). La canzone prosegue furente con percussioni e riffs serrati. Floor usa il suo potere vocale che combinato ala batteria e alle chitarre di cui sopra, da un effetto stabiliante.
Iniziano le variazioni e la ballata arriva, quasi inaspettata- Il piano è bellissimo, la chitarra delicata e le chitarre acustiche accompagnano una Floor emozionale e triste, quasi da canzone d’amore.
My Walden è una canzone speciale con il Folk che regna. Troy inizia la canzone cantando, dolce e calmo. Dopo un po’ sembra Last of The Wilds. Floor si unisce e la canzone diventa felice. ‘Flying higher, higher into the wild’. Lyrics di pura gioia. Ricorda anche le vecchie glorie di AFF e Oceanborn. La canzone varia e diventa veloce, e a un certo punto sembra un pezzo tipo degli Eluveitie.
La title track è una canzone complessa. C’è molta orchestra, riff di chitarra potenti e la tastiera che accompagna il tutto. Sembra quasi una recita, con la voce che narra cantando. Passa dall’heavy a un coro felice sul finale.
Rallentiamo ancora il passo con Edema Ruh, che ci riporta quasi al periodo natalizio. Suona calma e felice, calma, perfetta per le vacanze invernali. Troy ha un ruolo fondamentale con pipes a flauto. Qui canta Marco che però per tutto l’album non fa nulla di eclatante, visto che focus vocale è chiaramente Floor.
Segue un altro pezzo calmo, Alpenglow. Un canzone che costruisce il tempo mano a mano e suona folk e melodica. Nonostante questo ci sono dei riff di chitarra. Una transizione musicale ci porta a The Eyes of Sharbat Gula, quasi strumentale. Composta quasi tutta al piano, con le pipes, il coro e l’orchestra. Si sente appena Marco. Bellissima a calma.
Arriva il momento clou. La più lunga traccia dei NW, 24 minuti. Inizia con un introduzione lenta di piano. Tuoni e tempeste, Floor usa la sua voce opera per un attimo, sotto il suono crescente del piano. Si capisce che sta arrivando qualcosa di grosso. Ed ecco Dawkins, che narra. Poi tutti gli strumenti accompagnano di nuovo il cantato basso di Floor… sembra una spirale, ma all’improvviso si ferma.
Tutto diventa cupo e pauroso, ci sono suoni inquietanti, sussurri, grugniti e rumori di animali. Inizia la parte heavy ed epica. Chiude un’altra tempesta, e di nuovo il piano con Dawkins che parla. Sembra una colonna sonora. Si chiude con il rumore delle onde del mare.
tradotta da Nightwishers, fonte forum ufficiale