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Intervista,  Marco

Intervista a Marco per Raskasta Joulua #2

Il progetto natalizio Raskasta Joulua celebra quest’anno il decimo anniversario, con l’uscita di Ragnarok Juletide, di cui vi avevamo parlato qualche settimana fa. In tale occasione Marco ha rilasciato alcune interviste. Eccone un’altra tradotta per voi, a cura di Les Fleurs du Mal

Ciao Marco come stai? Prima di tutto ti ringraziamo per questa intervista. Con il nostro blog diamo voce a molti generi musicali quindi è un piacere per noi trattare di un bel progetto come RJ. Mi piacerebbe sapere quando e come è nata l’idea di questo progetto. Chi ha avuto l’idea per primo? Perché le carole di Natale?

Il progetto è una po’ storia ormai, qua in Finlandia. Stiamo per festeggiare il decimo compleanno del nostro primo show. È iniziato quando Erkka, il nostro chitarrista e Capitano, ha avuto l’idea di fare delle cover metal di alcune canzoni natalizie, però in maniera seria, riarrangiandole in chiave metal sinfonica. Quindi ha chiesto ad alcuni cantanti di aiutarlo. Sono stato uno di quelli e ci fu uno show lo stesso anno, in Finlandia, poi altri tre…. È stata un’escalation, infatti ora stiamo per fare un tour da 5 settimane con venues sold out. È iniziato per caso e non abbiamo mai immaginato di diventare così ‘grandi’. La musica è seria, ma l’idea divertente in realtà… Ora abbiamo deciso di fare un disco in inglese e vedere come vanno le cose….

Negli anni si sono uniti molti artisti, tra cui Elize Ryd e Antti Railio. Perché li avete scelti?

Non è stata proprio una scelta mia… Erkka li ha contattati. La Finlandia è abbastanza piccola e in questo genere ci conosciamo quasi tutti. Elize era perfetta.

 La cosa che mi piace di più di questo progetto è che si può respirare l’atmosfera natalizia in ogni canzone, anche in quelle riarrangiate e modernizzate. Negli anni passati adoravo le vostre canzoni in finnico, anche se non capisco la lingua. Quali sono le circostanza che vi hanno portato a cantare in inglese quest’anno?

Beh le versioni inglesi hanno diversi fini, principalmente vogliamo vedere il nostro progetto anche in altri paesi. E volevamo anche le versioni finlandesi originali, per portare lo spirito nordico, con traduzioni che spesso ho fatto da me. Ho cercato di farle il più fedeli possibile, per mantenere lo spirito della storia. Spero di averlo fatto bene. L’idea è stramba  ma quando si tratta di musica, non si fa niente per scherzo.

 In questo mese farete il tour per Ragnarok Juletide, in Finlandia. C’è una possibilità di vedervi performare in Europa?

Per ora no, abbiamo discusso un po’ della possibilità di fare delle date fuori dalla Finlandia ma il tempo è tiranno… se l’album vende bene però magari l’anno prossimo possiamo fare un tentativo… è una cosa che ci piacerebbe davvero fare…

Cosa ne pensi del natale? È una cosa che senti o la trovi una mossa commerciale?

Beh per me si tratta di una buona motivazione per riposarti, spegnere il pc, chiudere le porte e stare con la tua famiglia, mangiare bene, rilassarti e tutte queste belle cose. Ho una visione del natale molto famigliare. Non sono religioso quindi non mi interessa in quel senso. So che molte  canzoni hanno un senso religioso ma le sento come qualcosa di storico e nostalgico, durante l’inverno. Nella mia famiglia il periodo natalizio è sempre stato un momento speciale e cerco di renderlo anche per i miei ragazzi.

C’è una canzone in particolare che ti ricorda il tuo natale da bambino?

Sì c’è una canzone nell’album, ‘Sylvia’s song’ che ho tradotto. È una di quelle canzoni che ti da il senso di essere lontano da casa, sentendosi come un uccello in gabbia. Viaggio spesso e sto lontano da casa, quindi mi sento spesso così. Sono un ragazzo semplice, sai,  mi piace il cielo del Nord pieno di stelle…sono romantico!!

Ok un’ultima domanda. Cosa significa per Marco Hietala fa parte di questo progetto? Sei un grande artista , hai fatto musica per vent’anni ormai, cosa ti porta a un progetto del genere? Serve ad aumentare il tuo processo creativo o è solo divertimento?

Fare musica è una vocazione, è parte del mio spirito ed è nel mio midollo. Mi piace farlo e soprattutto mi piace farlo con amici e ottimi musicisti. In questi anni ho seguito questo progetto natalizio e siamo diventati buoni amici. Fare musica per me è la cosa migliore della mia vita, o quanto meno una delle migliori. E lo stesso vale per me nei NW.

Grazie per il tuo tempo, sembra che Natale sia arrivato prima ora…

Potete leggere l’intervista in inglese qui. Si ringrazia Alessia per la segnalazione.