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Floor,  Intervista

Floor intervistata dal fanclub francese

Terza e ultima intervista a cura del fanclub francese, questa volta a Floor.

Qui la versione originale

http://metalchestofwonders.com/interview/floor-jansen-nightwish-2015-11-25

Come sta andando la tournée?

Molto bene. Siamo una grande squadra, ma il nucleo è composto dai musicisti, i roadies e i tecnici. Siamo una grande famiglia felice.

É bellissimo vedere una produzione così grossa prendere vita, con ogni cosa al posto giusto. Toglie il fiato. Abbiamo già fatto concerti grossi durante i festivals, abbiamo suonato a Tampere e Joensuu, ma tutti i giorni ci stupiamo. Succederà anche qua di sicuro, a Parigi. Avevamo un grosso peso sulle spalle in realtà. ‘Dobbiamo continuare o no? E se sì come?’

Abbiamo dovuto passare severi controlli di sicurezza. É la conseguenza primaria di quel che è successo. C’è anche l’aspetto psicologico, non dobbiamo avere paura.

C’è sempre il piccolo diavoletto sulla nostra spalla che dice ‘sì ma se…’

Pare che quessto nuovo livello di sicurezza sia necessario ma non ha grossa influenza sui nostri show.

Stasera per esempio non avremo paura, non ci faremo fermare da questa inutile e incomprensibile violenza.

Come vi passate il tempo?

Faccio esercizio (dice mostrando le braccia)

Studio lo svedese, ho appena fatto un po’ di esercizi. Poi giochiamo a ‘dadi poker’, è tipo poker ma con i dadi!

Abbiamo in realtà poco tempo, non ci svegliamo prima delle 10 del mattino, quindi a volte dormiamo dieci ore. Mangiamo, leggiamo…

Hai parlato degli eventi recenti. Ti vogliamo ringraziare per le parole che hai espresso sul palco di Lione. A parte la sicurezza incrementata, avete avuto dei consigli da seguire?

Non proprio. Dal punto di vista pratico, non ce ne siamo resi conto. Però durante la giornata, viene ispezionata la sala del concerto con cani poliziotti, che cercano esplosivi. Tu stai lì, in tuta e vedi i poliziotti lavorare. Non hanno controllato le nostre valigie, ma pensavo che l’avessero fatto, come è successo ad Amsterdam. Non mi sono sentita a mio agio.

Nel 2002 hai suonato come support act per i NW, con gli After Forever. Siete venuti a Parigi anche. Ora sei la cantante dei NW e suonate a Bercy. Che te ne pare?

Beh ho fatto strada! Ci sono stati alti e bassi, ma sono molto fiera. A ogni livello sono molto felice di essere la cantante di questo gruppo. Abbiamo passato momenti davvero felici assieme, siamo un super gruppo, ci divertiamo e mi sento a casa. É necessario sentirsi così per fare buona musica. Mi avete chiesto come passo il tempo in viaggio, beh in questa nostra avventura ci divertiamo ed è fondamentale stare bene. Quando sei in un gruppo da tre anni, ti abitui . Non penso più tutti i giorni ‘oh cavolo sono la cantante dei NW’ * ride *

Ma ci sono dei momento, come in questi grossi tour, che mi dico ‘Merda, che magia’

Mi sento davvero fortunata.

Nella brochures della Contra (organizzatore del tour, ndr) viene sottolineato che l’arena Bercy a Parigi è il più grande palazzetto europeo in cui i NW abbiano mai suonato. Lo sapete?

No sfortunatamente. Penso che non sia un caso però. Ci avevano detto che ci sarebbero state circa 9500 persone qui a Parigi. A Oberhausen ce ne sono circa 11.000 e 12.000 a Londra. Ma non importa, sono comunque grossi numeri.

Hai detto che la produzione dei concerti è imponente, con pyros e mega schermi. Ci sono anche fiamme e fumo. Non sono pericolosi per la tua voce?

No, abbiamo fatto concerti in sale piccole, con 3000/5000 posti, come in Svezia o a Copenaghen, Lì c’è poco spazio quindi il fumo circola meno, è più fastidioso. Ma non penso che sia sano farlo tutte le sere. In posti come Bercy, invece il fumo gira bene quindi non c’è problema. Ne respiro un po’ ma nemmeno troppo. Ho la fortuna di avere le corde vocali molto sane, non si irritano facilmente * ride*

C’è una canzone che non fate live spesso ma che vorresti cantare?

Non va malissimo in realtà, perché ci sono tante canzoni che abbiamo preparato per questo tour. Oggi c’è una setlist diversa rispetto a Lione per esempio. Ci sono sempre delle canzoni che vorremmo fare. Le mie preferite sono quasi tutte lì, non ce ne sono tante altre escluse.

C’è invece una canzone che non ti piace tanto e vorresti evitare?

No, non mi piace tanto Over the Hills, ma è una cover, quindi ci sta che non mi piaccia troppo.

Qual è la canzone più difficile da eseguire?
Penso la prima parte di TGSOE, perché è in stile operistico e non è facile farla giusta.

Non parlo di cantare in falsetto, ma proprio di trasmettere le giuste emozioni. Non è una voce troppo dolce ma nemmeno troppo forte. L’opera diventa forse un po’ incomprensibile

Il tedesco e il francese sono delle lingue molto adatte a questo tipo di cant, perché ci sono tante vocali e la vibrante /r/, quindi si canta con la bocca protusa, che ha bisogno di spazio per muoversi.

La parte finale di Ghost Love Score è uno dei momenti migliori del concerto. Come ti è venuta l’ispirazione, come ha reagito la band?

É venuta fuori in maniera progressiva in realtà, non da un giorno all’altro. Da quanto ho sentito ero libera di intepretare i pezzi come meglio credevo, magari durante il sound check mi è uscita così. Cantavo quel pezzo già prima di entrare nella band e già non la facevo seguendo la versione del disco. Ho sempre sentito che mancava un pezzo, forse sono arrogante ma l’ho sempre sentita così. Poi ho iniziato a farla così, visto che mi avevano dato libertà. La band l’ha adorata. Non ho mai pensato di ricevere una tale accoglienza da parte dei fans, ma ovviamente è molto piacevole * ride *

Nei tour precedenti veniva proposta una cover? Ce n’è una che vorresti fare?

Non me ne viene in mente nessuna. Mi piacerebbe suonare High Hopes dei Pink Floyd. La versione Nw è davvero bella e commovente, ma oggi con un compositore come Tuomas, e la nostra maniera di comporre tutti assieme, preferiamo proporre pezzi nostri.

Hai degli aneddoti su questo tour?

Beh, non so come inzia ma ogni volta che trovo del ghiaccio in giro cerco di infilarlo nella maglietta di Troy. Solo a Troy! All’inizio era facile perché non mi vedeva arrivare, ma ora mi teme ed è più difficile, quando mi vede corre via o cerca di fermarmi. Si incavola parecchio. Mi ha detto che si vendicherà ma non ha ancora fatto niente. Magari mi trasforma in una rana visto che è un mago!!

Quali sono i tuoi progetti dopo la tourne? Lavorerai a und isco dei Revamp?

Non lo so, non ho ancora deciso nulla. Gli anni scorsi ho fatto album su album, tournée su tournée. Ho già avuto un burn-out una volta e non voglio ricaderci. So solo che finita la tournée non vorrò lanciarmi in un nuovo album.

La pausa sarà abbastanza lunga quindi vedrò con gli altri. Ci sono un sacco di cose che potrei fare, spero di prendermi il mio tempo per fare tutto quello che voglio, in base al tempo che ho a disposizione. Ma non so ancora nulla.

Dall’inizio della tua carriera musicale, sei sempre stata in un gruppo, anche in due allo stesso momento. Non hai mai fatto un disco solista. É una cosa che vorresti fare, o preferisci stare in gruppo?

Sì, è vero. Ho fondato i Revamp perché non avevo un gruppo. Ho scritto un disco rock con un chitarrista norvegese e doveva essere un disco solista. Era pronto e l’abbiamo registrato quando gli After Forever si sono sciolti. Non l’ho pubblicato alla fine, non volevo precipitare le cose. Avevo paura che la gente pensasse che avevo già un nuovo gruppo e una nuova carriera, quando in realtà non era un vero e proprio progetto.

Dopo questo tour sarebbe bello farlo uscire, se non ho voglia di lavorare con i Revamp.

O faccio le cose al 100% o niente, per questa ragione non voglio più fare troppe cose contemporaneamente. Non penso sia possibile investire tempo su più progetti allo stesso momento; non voglio deludere nessuno, non sarebbe giusto. So che dovrò prendere una decisione a breve ma ora ho troppe cose da fare. Ci sono tante cose che vorrei fare. Quel disco solista è quasi printo da anni, ma mi serve altro temp0o0.

Non è un album metal?

No è rock. Mi piacerebbe fare un disco non heavy, ma ho 34 anni dai, ho ancora tempo per fare tutto!!

Non usi mai la tua voce in maniera operistica in questo disco. Vorresti usarla in futuro o non ne senti il bisogno?

No, sto bene senza. Mi piace quando c’è quel tipo di cantato ma preferisco la diversità- Il mio lato operistico è passato insecondo piano sia nella mia carriera che nei Nw dopo il licenziamento di Tarja. Non ce n’è più bisogno, ce n’è un po’ bisogno di più ora rispetto che con Anette magari, ma usiamo l’operistico solo quando necessario musicalemente. Ma non succede spesso. E mi va bene così. A titolo personale sto bene anche senza.

E per il growl?

Oh beh, quello c ‘è, anche quello non lo faccio spesso ma lo apprezzo. Non è mai stato usato nei Nw prima, mi piace la sorpresa che produce * ride *

Abbiamo guardato le tue interviste sulla tv finlandese. Descrivevi la tua vita finlandese, il clima freddo e lo studio della lingua.

Qual è la cosa più difficle della tua vita in Finlandia?

L’oscurità invernale. Puoi imparare a capire la gente, portarti i vestiti pesanti per non morire di freddo ma penso che l’oscurità è davvero difficile. Non si vede niente, la luce torna solo alle 10-11 del mattino e poi alle 16 è già buio di nuovo.

É davvero dura. Il mio ragazzo è svedese quindi studiare finnico è difficile perché non lo parlo mai in casa. Io e Hannes abbiamo deciso di vivere in Svezia e sto studiando lo svedese.

Per finire, da quando sei diventata la cantante dei Nw hai avuto belle e cattive sorprese?

No non del tutto, nulla di inatteso. Quando vivevo in Finlandia tutti mi riconoscevano. In Olanda un po’ meno. In Finlandia era tollerabile, ma poi il disco è uscito e non avevo più pace. Questa cosa non mi manca da quanto vivo in Svezia. Non sono la cantante dei NW 24 ore al giorno, quando non sono in tour posso andare in pace al supermercato.

Ci sono anche persone a cui non piaccio: non posso piacere a tutti e lo so. Ma questa gente esiste ma a parte ciò tutto è davvero positivo.

 

Traduzione di Nightwishers

Testi di Nightwish France

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